AGGIORNAMENTI SETTIMANALI SUL MERCATO DELL'OLIO D'OLIVA
Le regioni produttrici di olio d'oliva in Spagna continuano a registrare precipitazioni significative, il che dovrebbe portare a un ulteriore calo dei prezzi. Molti produttori hanno riferito ai nostri esperti che la produzione di quest'anno sarà elevata e che le piogge in corso contribuiranno al ripristino delle riserve idriche.
Rimane ancora un volume sostanziale di olio d'oliva da produrre, con la raccolta che proseguirà fino a fine febbraio o inizio marzo. Gli acquirenti stanno adottando un approccio prudente, acquistando solo per rifornire le proprie scorte. La prossima settimana verranno pubblicati i dati dell'AICA, che forniranno una visione più completa delle tendenze di mercato e dell'impatto delle forti piogge sul raccolto di quest'anno.
In Italia, il mercato rimane sopra i 9 €/kg, indicando stabilità. Tuttavia, gli acquisti sono limitati, poiché le continue piogge in Spagna hanno spinto gli acquirenti italiani ad aspettarsi ulteriori ribassi di prezzo, inducendoli ad attendere condizioni più favorevoli nelle prossime settimane.
In Grecia, i prezzi hanno iniziato a scendere, seguendo la tendenza del mercato spagnolo. Le variazioni di prezzo dipendono dalla qualità e dalla regione. Nel Peloponneso, la qualità è segnalata come molto elevata. Tuttavia, molti produttori stanno trattenendo le proprie scorte, prevedendo che gli acquirenti si rivolgeranno alla Grecia a causa delle condizioni meteorologiche che stanno influenzando i mercati spagnolo e italiano.
Il mercato globale dell’olio d'oliva si riprende mentre la domanda si espande oltre l'UE
La campagna 2024/2025 dell’olio d'oliva è destinata a una forte ripresa, con un aumento del consumo globale del 10% fino a 3,06 milioni di tonnellate, secondo il Consiglio Oleicolo Internazionale (COI). Questo segue un calo del 2,6% nel 2023/2024, causato dai prezzi elevati e dalla ridotta produzione. La ripresa prevista segnala un rinnovato interesse, non solo nei mercati tradizionali come l'UE e gli Stati Uniti, ma anche in nuove aree emergenti.
L'Unione Europea rimane il maggiore consumatore, ma la sua quota globale è scesa dal 70% nel 2004/2005 al 45% attuale. Nel frattempo, i mercati extra-UE sono in espansione, riflettendo un cambiamento nelle preferenze alimentari e una crescente consapevolezza dei benefici per la salute dell'olio d'oliva.
Le esportazioni al di fuori dell'UE hanno registrato un aumento dell'1,9% nei prezzi a novembre 2024, nonostante un calo del 4,4% rispetto al mese precedente. Tuttavia, le importazioni globali sono diminuite del 6% tra ottobre e novembre, indicando possibili rallentamenti della domanda nei mercati chiave.
Con la stabilizzazione dei mercati dell'olio d'oliva, l'evoluzione delle preferenze dei consumatori e i cambiamenti nei modelli commerciali continueranno a influenzare il settore nei prossimi mesi.
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