Approfondimento sul mercato dei frutti di bosco w10

Aggiornamenti settimanali sul mercato dei frutti di bosco

Principali variazioni di prezzo nell'UE

La scorsa settimana, i rappresentanti di Wikifarmer hanno osservato dinamiche contrastanti nei principali mercati all'ingrosso europei in cui operiamo, ovvero i mercati della Germania e il mercato di Rungis in Francia. Gli operatori considerano ancora i frutti di bosco italiani come i più pregiati. Tuttavia, i tentativi di alcuni venditori di fragole italiane e di frutti di bosco olandesi di capitalizzare questa percezione cercando di ottenere prezzi gonfiati si sono rivelati infruttuosi. Lo dimostra la seguente istantanea dell'offerta di fragole europee sul mercato tedesco, condivisa dal Ministero dell'Alimentazione e dell'Agricoltura tedesco.

Ciò ha comportato un cambiamento nell'attività commerciale, con una domanda che si è concentrata principalmente su fragole e altri frutti di bosco provenienti dalla Spagna, i cui prezzi tendono a calare, e da altri Paesi dell'Europa meridionale. La situazione dell'offerta di lamponi e mirtilli rimane instabile, con le importazioni dal Marocco che attualmente soddisfano la maggior parte della domanda. Tuttavia, esiste un cauto ottimismo per quanto riguarda il previsto afflusso di frutti di bosco dall'America Latina, soprattutto dal Messico, tra qualche settimana. Tutti i movimenti precedenti sono evidenti nei prezzi medi del mercato di Rungis riportati di seguito:


Una celebrazione del paradigma olandese

Questa settimana abbiamo avuto il piacere di visitare HortiContact, una fiera organizzata da e per il settore dell'orticoltura in serra olandese, storicamente all'avanguardia. L'obiettivo dell'evento è rendere omaggio e condividere i progressi compiuti nel settore da aziende e organizzazioni di ricerca che contribuiscono a plasmare un futuro più sostenibile e sicuro dal punto di vista nutrizionale per l'umanità, affrontando le sfide derivanti dal cambiamento climatico e dalla rapida crescita della popolazione mondiale.

Le innovazioni nominate quest'anno testimoniano il grande contributo del FoodTech nel ridefinire tutte le fasi della catena del valore agroalimentare. Tra gli esempi c'è lo sviluppo di tessuti biodegradabili per migliorare l'efficienza idrica e la protezione dei materiali di propagazione delle piante, sistemi di sensori guidati dall'intelligenza artificiale che monitorano costantemente la salute delle radici e il fabbisogno idrico delle colture in risposta ai mutevoli modelli meteorologici, oltre a soluzioni che convertono lo stoccaggio dell'acqua degli agricoltori in una fonte di energia termica. 

Gli sviluppi di questo tipo sono noti nei Paesi Bassi, dove l'efficienza e la competitività del settore primario e secondario vengono incrementate, consentendo a un Paese così piccolo (in termini di superficie totale) di raggiungere valori di esportazione agricola molto elevati, mostrando la strada al resto d'Europa e del mondo.