Approfondimento sul mercato del kiwi w44

Aggiornamenti settimanali sul mercato del kiwi

Principali variazioni di prezzo nell'UE

Il mercato europeo del kiwi sta registrando un notevole aumento delle forniture locali, che stanno gradualmente mettendo in ombra i kiwi importati da oltreoceano. Con l'aumento dei raccolti nazionali, i kiwi europei acquistano un ruolo più importante, in quanto i consumatori prediligono prodotti freschi e di provenienza locale. Questa tendenza favorisce l'espansione complessiva del mercato europeo del kiwi, che si afferma come un forte concorrente nella categoria dei frutti invernali, grazie all'aumento della domanda.

II dati recenti raccolti dal Marketplace di Wikifarmer, insieme agli approfondimenti del Ministero Federale dell'Alimentazione e dell'Agricoltura e della Rete di Notizie sul mercato francese, indicano che nei mercati all'ingrosso tedeschi i kiwi non europei stanno diventando sempre più rari, con conseguente calo dei prezzi delle scorte rimanenti. Al contrario, le forniture dall'Italia e dalla Grecia sono in aumento, con le varietà gialle e rosse che arricchiscono la gamma dei frutti. Un andamento simile si osserva nel mercato all'ingrosso francese di Rungis, dove anche i prezzi hanno subito un leggero calo; attualmente, i kiwi greci Hayward hanno un prezzo di 2,30 €/kg. 

Con l'inizio della raccolta dei kiwi nell'emisfero settentrionale, i produttori greci prevedono una stagione in cui la domanda sarà probabilmente superiore all'offerta. Sia in Grecia sia in Italia si prevede un leggero aumento della produzione, con la Grecia che prevede un aumento dell'8% e l'Italia del 6% rispetto al 2023. Tuttavia, le condizioni climatiche hanno portato a una riduzione delle dimensioni dei frutti, sollevando preoccupazioni circa la capacità di conservazione e le condizioni dei frutti durante il trasporto.

A causa della crisi in corso nel Mar Rosso, i tempi di transito prolungati verso i mercati più lontani, in particolare verso l'Asia orientale, potrebbero complicare le spedizioni, nonostante la generale resistenza del kiwi durante i lunghi viaggi. I coltivatori rimangono ottimisti sui prezzi, ritenendo che le rese medie più basse per ettaro si tradurranno in guadagni più elevati per chilogrammo. 

Innovazioni nella coltivazione del kiwi: scoperta una nuova specie resistente al freddo 

I ricercatori dell'Università Dr. YS Parmar di Nauni (India), hanno scoperto una specie di kiwi selvatico, l'Actinidia callosa var. strigilosa, in grado di prosperare fino a 2.800 metri di altitudine, superando notevolmente l'attuale limite di coltivazione di 1.500 metri. Questa scoperta rivoluzionaria, guidata dal dottorando Abhilash Pradhan e confermata dal dottor Kumar Ambrish, potrebbe rivoluzionare la coltivazione ad alta quota in India, in particolare nelle regioni nordorientali. Poiché i cambiamenti climatici colpiscono sempre più le coltivazioni di kiwi nelle aree più calde a causa dell'aumento delle temperature, questa nuova specie offre una soluzione promettente per soddisfare la domanda in ambienti freddi e ad alta quota. Sono in corso sforzi per preservare il suo germoplasma e sviluppare varietà di kiwi resistenti al freddo, trasformando potenzialmente le economie locali e migliorando le attività di orticoltura nei climi più freddi.

Le nuove norme di commercializzazione dell'UE hanno un impatto sulle esportazioni dei kiwi 

La Commissione europea ha rivisto le norme di commercializzazione per il settore ortofrutticolo, compresi i kiwi, nell'ambito della strategia Farm to Fork, che mira a migliorare l'informazione dei consumatori e a ridurre gli sprechi alimentari. Le principali modifiche riguardano il consolidamento dei regolamenti precedenti in un unico insieme di norme e l'obbligo di indicare l'origine per diversi prodotti, tra cui frutta essiccata, noci e kiwi. In base alle nuove norme, i prodotti che non soddisfano gli standard di commercializzazione possono ancora essere venduti per la trasformazione o per l'alimentazione animale, contribuendo a ridurre al minimo gli sprechi alimentari.

A partire dal 1° gennaio 2025, i fornitori di kiwi devono garantire che le loro etichette indichino chiaramente il Paese di origine, nonché tutte le informazioni sulla classificazione e sulla varietà richieste. Queste modifiche mirano a migliorare la trasparenza della filiera, offrendo ai Paesi esportatori l'opportunità di adeguarsi alle nuove normative.