Approfondimento sul mercato della uva w39

Aggiornamenti settimanali sul mercato della uva

Principali variazioni dei prezzi nell'UE

TLa stagione europea dell'uva da tavola è stata influenzata dal cambiamento climatico e dalle alte temperature prolungate, portando a raccolti anticipati. Il mercato offre attualmente un'ampia gamma di varietà provenienti dall'Italia e dalla Turchia, comprese varietà di fine stagione. Per una panoramica completa delle tendenze del mercato di questa settimana, i nostri esperti e il Marketplace di Wikifarmer hanno fornito preziose informazioni supportate dai dati sui prezzi di Ministero Federale dell'Alimentazione e dell'Agricoltura e alla Rete di Notizie sul mercato francese.


L'uva italiana continua a dominare i mercati all'ingrosso dell'Europa centrale, offrendo un'ampia gamma di varietà. In cima alla classifica vi sono le varietà Italia, Sugraone, Crimson Seedless e Red Globe, con diverse varietà IFG che giocano un ruolo significativo. Dalla Turchia, le varietà Sultana e, in misura maggiore, Crimson Seedless sono ancora disponibili, anche se hanno faticato ad attirare un interesse costante a causa dei loro prezzi più elevati rispetto alle opzioni italiane. Le consegne da Grecia, Francia e Germania hanno potuto giocare soltanto un ruolo complementare nell'offerta di uva. Nel complesso, il commercio rimane relativamente calmo, con i commercianti che raramente devono modificare i prezzi. Ad Amburgo, l'uva proveniente dalla Repubblica di Moldavia, in particolare l'uva blu di Moldavia, è venduta a 20 € per cartone da 9 kg, mentre a Berlino l'uva fragola viene venduta a 6-7 € al kg.

Secondo il servizio italiano "La Borsa della Spesa", l'uva è attualmente il prodotto faro della domanda dei consumatori. L'improvviso calo delle temperature ha scoraggiato i consumatori dall'acquistare i rimanenti frutti estivi, spostando la loro attenzione verso opzioni maggiormente in linea con la stagione. Di conseguenza, l'uva da tavola continua a dominare il mercato in questo periodo. Tuttavia, la domanda rimane relativamente bassa, mantenendo bassi i prezzi, soprattutto per l'uva Italia, che viene venduta mediamente a 1,40 €/kg.

La rivoluzione degli imballaggi ecologici potrebbe aver fatto diminuire le vendite

SA partire dalla campagna 2024, il consumo di uva da tavola in vaschette è diminuito. Ciò è avvenuto in concomitanza con il cambiamento del materiale degli imballaggi, dalla plastica ai nuovi vassoi di cartone, dovuto alle modifiche della legge AGEC, avviata dal febbraio 2020 in Francia con l'obiettivo di realizzare una filiera alimentare più sostenibile. Questo calo, stimato intorno al 40% per le varietà precoci, è attribuito all'aumento dei costi e alla minore visibilità dei frutti nel nuovo imballaggio, privo della trasparenza delle precedenti vaschette in RPET. Nonostante i prezzi siano stabili o inferiori rispetto all'anno scorso, il costo delle nuove vaschette di cartone è doppio, costringendo i produttori ad assorbire la spesa aggiuntiva. Sebbene ci si aspettasse che le vendite di prodotti sfusi compensassero il calo, ciò non è avvenuto, in quanto i consumatori sembrano non voler passare all'acquisto di uva sfusa, ma stanno piuttosto scegliendo altri prodotti, con un ulteriore impatto sulle vendite complessive di uva da tavola.

Le condizioni climatiche estreme hanno creato instabilità nel commercio globale di uva da tavola

Un nuovo rapporto di Rabobank indica che le esportazioni globali di uva hanno toccato il minimo da quattro anni a questa parte, raggiungendo una quota pari a 4,2 milioni di tonnellate, a causa delle condizioni climatiche avverse in Europa e in America, in contrasto con l'aumento delle esportazioni di Cile, Cina e altri importanti produttori. La quota delle esportazioni dal continente americano è scesa dal 45% al 36% nell'ultimo decennio, con gli Stati Uniti che hanno subito un calo della produzione interna, aggravato dalla tempesta Hilary. L'Europa deve affrontare sfide simili, tra cui condizioni climatiche estreme e pressioni normative.

Al contrario, la Cina e l'India sono emerse come attori significativi del mercato, con un aumento dei volumi di esportazione del 183% in dieci stagioni, arrivando a costituire il 19% delle esportazioni globali nel 2023/24. In prospettiva, il rapporto prevede una ripresa del commercio globale per la stagione 2024/25, in quanto i Paesi colpiti dal maltempo mostrano segni di miglioramento della produzione, favoriti dal rinnovamento dei frutteti e da nuove varietà brevettate. Tuttavia, la crescente quota di mercato di queste varietà ha portato a un calo dei relativi bonus sul mercato al dettaglio.